Quell’uomo.
Soldatino di perbenismo,
Sciacqua la coscenza zuppa di intenzioni sconce.
Indossa la maschera
linda di politicamente corretto.
Come una vergine di Norimberga, è la sua armatura.
Strazia il suo corpo,
ma solo da chiusa sarà accettato.
Circondato da sguardi di approvazione,
nessuno noterà
una pozza rosso cupo ai suoi piedi.
Goccia dopo goccia.
Un lago, ai suoi piedi.
Le scarpe nere lucide
infangate del suo sangue
chi le noterà?
Io.
Io le vedo.
Io odo il suo sangue urlarmi nella testa.
Ma io non esisto.
Non vedo, non sento.
Io non esisto.
Se scrivi così meravigliosamente esisti eccome!
Ho i miei dubbi.
Beh in effetti visto che io parlo spesso da solo potrei anche scrivere qui da solo. Ma conto di aver mantenuto un minimo ancora di sanità mentale 🙂
Beato te… io non ho nemmeno quella. 🙂
Ahahah non è così male. Ma onestamente conversando non mi pare 😉
I meccanismi di negazione, i miei preferiti assieme alle scissioni.
Ti capisco.
Mi piaci quando parli tecnico ❤
Ahahah. Lo so, lo so!
Cara NC,
ti ho scritto privatamente!
Non riesco ad accedere ad un tuo blog e mi dispiace.
gb
Grazie, JP, per ospitare queste mie parole per NC.
gb
In quel tuo “Ma io non esisto./Non vedo, non sento./ Io non esisto./”ci potrebbe essere una spiegazione legata alla violenza fatta da altri. TU NON DEVI ESISTERE!
Per fare un’altra ipotesi oltre ai meccanismi di negazione.
un sorriso
gb
In realtà lui è uno dei tanti che ha deciso di escludermi dalla sua vita, questo significano quelle parole. 🙂
Sì. Avevo compreso, in un certo mio modo!
Un sorriso
gb